domenica 28 giugno 2009

Ale, Cri, Martin e Nhat

Ieri ci siamo rivisti!
Più passa il tempo più incontararsi é bello; Ale, Cri, Martin e Nhat si chiamano per nome, si cercano, giocano, si divertono senza litigare, come dei bravi cuginetti.
I loro sorrisi sono il miglior racconto della bella giornata trascorsa insieme!
A presto!

giovedì 25 giugno 2009

Pannolino via!

Da qualche giorno non porto più il pannolino (tranne che per dormire); sono grande e così la mamma, il babbo ed io abbiamo deciso che era arrivato il momento per "tentare il grande passo".
Così , tra un tentativo nel vasino e uno nel water con il riduttore, è iniziata una settimana piuttosto "umida", piena di: "evviva, bravo, guarda quanta pipì e quanta cacca" e una lunga fila di mutandine e calzoncini appesi ad aciugare.
Quando mi bagno, guardo il babbo e la mamma un po' imbarazzato, ma loro dicono che sono stato bravo, che l'importante e' esserci sbarazzati di quei "puzzosi pannolini ", allora anche io sorrido, batto le mani tutto contento e corro a telefonare ai nonni per dire che ho fatto i bisognini.
Quando sono in giardino prima faccio la pipì io sui sassini poi Macchia (il nostro cane); così i cuccioli di casa sono diventati due!

Vasino ed alfabeto

In bagno, controllo cosa ho fatto e mi diverto un sacco a tirare l'acqua

I due cuccioli di casa.

martedì 23 giugno 2009

L'adozione dei cangurotti

Moltissimi anni fa nessun essere vivente si era mai preso cura di cuccioli diversi dai propri; ogni madre allevava i suoi piccoli e ogni piccolo cresceva protetto dai propri genitori fino al raggiungimento dell'età adulta.
Un tempo, in una baia meravigliosa, viveva felice e spensierato un numeroso branco di canguri. Tutti sanno che la caratteristica più nota dei canguri è la morbida tasca che ogni madre possiede per portare sempre con se i cuccioli. Nella baia verdeggiante c'era anche un gran numero di cangurotti, ed ognuno di loro se ne stava al sicuro nel marsupio della propria madre. Il branco di marsupiali era molto compatto e tutti vivevano in pace e in armonia con gli altri abitanti; oltre ai canguri centinaia e centinaia di specie di uccelli popolavano quel luogo paradisiaco. In primavera, in cima ad una gigantesca roccia situata proprio al centro della baia, avevano nidificato anche alcune cicogne. Purtroppo la serenità degli animali della baia incantata non durò per sempre e un terribile terremoto fece tremare la terra; a causa della violenta scossa, la roccia si frantumò e la tragedia fu imminente. Gli uccelli potevano volare e salvarsi con facilità, ma per i poveri canguri non rimase che saltare velocemente verso un riparo. Anche le madri fuggirono via per salvarsi, ma i canguri impauriti sono capaci di saltare così in alto che per i loro piccoli era difficilissimo rimanere dentro il marsupio. Così la baia fu divisa in due parti dalla roccia frantumata, e oltrepassare le macerie era impossibile per qualunque animale sprovvisto di ali. La vera sciagura era che alla fine, da un lato della baia c'erano i piccoli canguri, alcuni rimasti indietro durante la fuga, altri scivolati via dal marsupio delle loro madri, mentre gli adulti erano bloccati dall'altro lato. Passarono i giorni e le cicogne, appollaiate sulle macerie, continuavano ad osservare dall'alto gli inutili tentativi dei canguri di scalare quel maledetto muro di roccia. Anche le cicogne, purtroppo, erano impotenti di fronte ad un simile disastro e non potevano far altro che consolare gli sfortunati animali sia da una parte che dall'altra. Ma la più scaltra delle cicogne decise di rendersi utile e così provò a trasportare un piccolo cangurotto dall'altra parte. Il trasporto fu molto faticoso, perché il becco del generoso animale era assai sottile, ma le altre cicogne imitarono ugualmente la loro compagna. Quasi tutti i cangurotti, tranne quelli più grandi che erano ormai diventati autosufficienti, furono portati nel lato della baia dove era rimasto il resto branco. Il problema era che dopo tutto quel tempo nessuna madre era più in grado di riconoscere il proprio cucciolo. Gli animali, infatti, sono soliti riconoscersi tra di loro annusandosi, ma l'odore dei piccoli era ormai irriconoscibile, perché avevano dormito stretti l'uno all'altro per troppe notti. Erano tutti molto confusi, anche se felici di avere di nuovo i cuccioli nel branco. Ma la cicogna che per prima aveva trasportato i piccoli ebbe un'altra idea geniale: visto che i cangurotti avevano ancora bisogno di essere accuditi, ogni madre avrebbe potuto prendersi cura di uno di loro senza pensare di riconoscere necessariamente. Il vantaggio per tutti era che ogni cucciolo avrebbe avuto una madre che, se pur adottiva, lo avrebbe accudito e cresciuto amorevolmente. Così ogni madre poteva vivere tranquilla, felice di prendersi cura di un cucciolo e sicura che anche il suo avrebbe ricevuto le stesse attenzioni da un'altra madre. Dopo poco tempo nessuno ricordava più la terribile tragedia e tutti i cuccioli erano al sicuro nei marsupi.
Le cicogne avevano suggerito l'adozione ancor prima degli esseri umani; infatti, ancora oggi, in ricordo della vicenda dei cangurotti, si racconta che i bimbi vengono portati dalla cicogna. di Rossana Costantino
Non vi sembra un bel modo di spiegare l'adozione?
Mi

lunedì 22 giugno 2009

La mia prima Pagella

Ecco la pagella dell'asilo che il babbo ha ritirato mentre ero in vacanza con la mamma! (cliccando sulle singole pagine la qualita' dell'immagine migliora)
Il babbo e la mamma sono molto orgogliosi di me e hanno avuto ulteriore conferma del fatto che all'asilo mi sono inserito bene e ho creato un buon rapporto con le maestre (che adoro) e con gli altri bimbi.
Peccato che tra qualche giorno (il 30 giugno con la "festa dei Diplomi") questa magnifica esperienza finisca, visto che il prossimo anno andro' alla Scuola Materna!

sabato 20 giugno 2009

giovedì 18 giugno 2009

Diario da Miami:Good-bye!

La nostra vacanza e' finita, domani torniamo a casa, felici di aver trascorso questi giorni con i nonni e la zia (che ringraziamo), ma con tanta voglia di riabbracciare il babbo Bruno e condividere insieme a lui la vita di tutti i giorni!

Michela e Ale Linh

lunedì 15 giugno 2009

Diario da Miami:Bayside

Oggi pomeriggio siamo andati a Bayside, vicino a Downtown di Miami ("la citta' degli affari"), in un quartiere davvero pittoresco, dove convivono i grattacieli, il porto, l'American Airlines Arena, negozietti di tutti i tipi, giochi e attrazioni per i piu' piccoli e un sacco di ristorantini tipici.
Come dei veri turisti abbiamo girato fra i bazar (e comprato una bandiera del Viretnam del sud), fatto foto alle carrozze trainate dai cavalli e ai pony, davanti al Bubba Gump e alla panchina di Forest Gump (con tanto di scatola di cioccolatini e scarpe), al suonatore di tromba e mentre divoravamo le alette di pollo fritte da Hooters (dove le cameriere si aggirano fra i tavoli con i pattini, indossando microscopici shorts)

Babbo Bruno, siamo sicuri che questo giretto sarebbe piaciuto anche a te! Ale e Mi

sabato 13 giugno 2009

Diario da Miami:che caldo!!!!!

Qui e' davvero tanto caldo, quindi sto' sempre a mollo!
Ciao! Hello!

E di sera giochi in spiaggia e barbecue!

venerdì 12 giugno 2009

Diario da Miami:giornata di lavoro

Ciao,
questa mattina siamo andati con il nonno, per lavoro, a Fort Lauderdale, che qui chiamano la "Venezia d'America" per i suoi 250 canali navigabili.
Il nonno mi ha fatto conoscere un signore Vietnamita che mi ha detto tante belle cose sulla nostra Terra ( boh, abita anche lui a Viserba?)in una strana lingua che non ho capito (il Vietnamita).
Poi abbiamo fatto un bel giretto a spiaggia (40 gradi alle 12,30)

giovedì 11 giugno 2009

Diario da Miami:"du iu spic inglisc?"

Ciao, qui sono nella Rainbow Valley e mi sto' divertendo tantissimo!
Il nonno ogni giorno mi insegna tanti giochi nuovi, tipo tuffarmi nelle fontane dei centri commerciali
o prendere tutte le cose dagli scaffali dei supermercati,
Ieri sera, dopo cena, abbiamo fatto un giretto a Bal Harbour, uno dei centri commerciali piu' chic di Miami: ad un certo punto un barboncino bianco mi e' corso incontro e ha iniziato a giocare, io dopo un po' l'ho preso per il guinzaglio e l'ho riportato dalla sua padrona.
Lei, tutta carina, mi ha detto :"You maked him happy"(l'hai reso felice) e io, porgendole il guinzaglio con delicatezza le ho detto :" To' ".
Mastico gia' l'americano (la mamma e la zia ridono ancora). Prima, durante la cena, mi ero girato verso il cameriere che, ligio al suo servizio, stava nei pressi del nostro tavolo e gli avevo detto :"Ciao".
Pero', adocchiato un palloncino qualche ora prima avevo chiesto ad una commessa:"sciorri, pancino".
N.b. per chi pensasse che il povero babbo e' rimasto a casa solo e triste, eccolo con la sua moto appena comprata