domenica 25 febbraio 2018

Sei anni dal nostro primo incontro



Oggi festeggiamo sei anni dal giorno del nostro primo abbraccio!
Ti vogliamo un mondo di bene, cucciolo!

venerdì 2 febbraio 2018

Frustrazioni

Ti tengo sotto l'ala perché mi sembri "spaurito"...sbaglio! così non imparerai mai a cavartela.
Cerco di lasciarti più libertà...sbaglio,!perché fuori ci sono le iene e tu non te la sai cavare.
Quindi?
Ti accompagno e non ti consento di volare, o medico le ferite sperando che tu spicchi il volo?
Probabilmente la seconda opzione è quella più saggia...ma....
Ma tu davvero sei troppo indifeso per quello che c'è fuori, troppo puro, troppo onesto, troppo generoso, troppo "per bene", troppo politicamente corretto.
Mi sono resa contro che non ti ho fornito gli strumenti per difenderti...o comunque non li hai appresi.
Pensavo fossi pronto, ho provato a lasciarti andare e sei tornato al nido ferito.
E adesso?
Panico!
Curo le ferite e ti spiego i motivi che le hanno causate, cerco di farti capire che fuori è dura (ma tu questo lo sai già, temo?!), provo a dirti come fare.
Esiste la ricetta per trasformare una colomba in un falco?
Non la conosco!
E mi rammarico per le tue debolezze (forse non frutto solo del tuo carattere)
E mi rammarico per la sofferenza che ti portano (anche se sei tu quello giusto, gli altri quelli che dovrebbero cambiare).
E mi rammarico perché è evidente che ho fallito e ho permesso che tu ne pagassi le conseguenze.
Allora cerco di essere pragmatica, costruttiva....parliamo, tolgo il velo del bello alla vita....mi sembra di "farti una violenza".
E allora ti spiego che devi diventare "più forte", devi credere in te stesso.
E allora ti sgrido perché permetti loro di ferirti, perché non ti imponi, perché solo tu non ti rendi conto di quanto vali...
E ti sgrido... perché? ....
A volte, a essere sincera, non so' neppure perché ti sgrido.
Forse perché solo tu puoi giocare questa partita, perché non è previsto che io partecipi.
Perché, a volte, davvero bisogna cadere e rialzarsi.
Perché solo tu puoi decidere di cambiare.
Perché se parliamo finisco per confermarti che tu vai bene come sei.
Ma vederti cadere mi lacera, vederti soffrire mi spezza il cuore.
Cavoli dov'è il manuale che ci insegna come fare? 
Lo so, il manuale non esiste!.
Bisogna dare gli strumenti...e aspettare che si impari ad usarli.
Ma non sono paziente, non so tapparmi gli occhi, il tuo dolore è il mio.
E l'unica cosa di cui sono certa è che sbaglio, ancora una volta, comunque!
Se intervengo vado contro il tuo bene.
Se non intervengo pensi che non te ne voglia abbastanza per difenderti, proteggerti.
Mi sento impotente, frustrata, .... e intanto tu soffri.
Ho avuto un infanzia felice, ma non di quelle in cui tutto mi era nascosto per non causarmi dolore...
In quegli anni avrei preferito vivermi la mia età, non ascoltare, non vedere, fregarmene..., ma già allora non sapevo voltarmi....e non mi era permesso farlo.
Forse gli strumenti per affrontare le piccole grandi sfide della mia vita ho iniziato a costruirli allora, anche se non me ne rendevo conto.
Forse anche per te sarà così, le sofferenze di oggi ti serviranno domani, le  frustrazioni  ti aiuteranno a crescere... forse aiuteranno anche me.
Chissà?