venerdì 24 settembre 2010

Discorsi seri

Pomeriggio autunnale; Ale si è appena svegliato dal suo pisolino, abbiamo fatto i biscotti ed ora stiamo giocando con i trenini.
Il mio ometto alza lo sguardo e nota una foto mia e di Bruno di qualche anno fa, che oggi ho riposato su una mensola.
"Mamma sei bellissima nella foto... ci siete tu e il babbo, ... ma io non ci sono?!"
" Amore in quella foto il babbo e la mamma si erano apena sposati, tu ancora non eri nato!"
"Dopo avete preso l'aereo e siete venuti in Vietnam?"
"Sì, amore, il babbo e la mamma sono venuti alla Casa dei Bimbi dove ti ha accompagnato la mamma della pancia perchè potessimo diventare una famiglia e stare per sempre insieme".
"Mamma io sono nato dalla tua pancia!"
"No, lo sai, la mamma te lo ha già spiegato, tu sei nato nella pancia della mamma del Vietnam. Nella mia pancia non possono crescere i bambini- la pancia della mamma ha una bua-; tu sei nato nella pancia della mamma del Vietnam, ma anche nel mio cuore!"
...........segue un breve silenzio in cui io, da mamma apprensiva, penso che Ale stia "elaborando" quanto appena detto ......
"Mamma prendo la crema rosa che hai nella borsa e la metto sulla tua pancia, così non hai più male!"
...breve silenzio... "Grazie amore!"
Ecco il nostro modo di raccontare "la nostra storia", a piccoli passi, in un tranquillo pomeriggio autunnale.
A volte, mentre pensi di doverti inoltare in chissà quali spiegazioni ti rendi conto che a tuo figlio, in quel momento, interessa che non ti faccia più male la pancia!

domenica 19 settembre 2010

Tre anni

A volte sembra ieri che con il cuore in gola attraversavamo il cancello della Casa dei Bimbi a Yen Bai, a volte sembra che sia passata un'eternità;
a volte mi scopro a ripensare al nostro incontro, a volte dimentico che sei nato dal mio cuore e non dalla mia pancia;
a volte penso che sia stupido continuare a festeggiare questo giorno, perchè tutti i giorni è festa da quando siamo in tre,
ma poi ripenso al cammino che ci ha permesso di incontrarti, all'amore che ci ha portati in Vietnam, all'emozione provata nel vederti per la prima volta, alle lacrime di gioia scese quel giorno, a quello che abbiamo provato stringendoti fra le nostre braccia
...e allora penso che sia giusto continuare a ricordare e festeggiare il giorno in cui siamo diventati una famiglia!

Un pensiero speciale ad Andrea, Christian, Davide, Nhat, Martin e ai loro genitori che, come noi, si sono "incontrati" in quel giorno.