lunedì 25 febbraio 2019

7 anni





Sono trascorsi 7 anni...non mi sembra vero!



sabato 25 febbraio 2012



Quando arriviamo ad Addis Abeba il cielo è velato da una leggera foschia; sulla pista di atterraggio decine di aerei allineati (che piacerebbero tanto ad Ale) e quella sensazione di timore e rispetto che si prova ogni volta che ci si trova in un paese sconosciuto.
In un attimo il sole filtra e il nostro cuore si scalda: perché questa nuova giornata segna un nuovo inizio per noi: perché da oggi saremo in quattro, come nei nostri sogni.
La strada verso l'hotel è l'immagine di una città lacerata, divisa fra modernità e arretratezza, ricchezza e povertà e anche l'hotel, immerso nella sua oasi di pace e verde, è l'eco di una storia passata.
Oggi è sabato e tante famiglie giocano in piscina e nel parco...in ogni viso cerchiamo il tuo.
Arriva Samuel e partiamo verso la casa dei bimbi.
Tutto è un ricordo confuso fino a quando l'auto svolta e si ferma davanti ad un cancello verde e blu.
L' istituto è pulito, colorato e ben tenuto, le tate sorridenti e gli altri bambini dolcissimi.
Dal nulla arrivi tu, in braccio alla tata, gli occhi grandi e smarriti, le manine aggrappate a lei...il cuore si ferma.
Ti guardo e piango, finalmente ti abbiamo trovato, ti abbiamo raggiunto.
Sei più piccolo di come sembravi in foto, sei "spelacchiato" proprio come tuo fratello quando lo abbiamo conosciuto e hai il nasino che cola... ma sei bellissimo, per noi sei bellissimo.
Piano piano le tue mani incontrano le nostre e ti lasci andare anche ad un accenno di sorriso, poi crolli (ebbene sì, fra le braccia del babbo-come aveva fatto tuo fratello in Vietnam-).
Ti accompagniamo nella tua stanza, nel tuo lettino e ti salutiamo, tristi e felici...perché adesso ci sei davvero, non più solo nei nostri cuori, sei una parte di noi.


Nessun commento: