...questa sera "Piovono polpette 2" al cinema.
Babbo e mamma hanno creato questo diario per voi e per chi vi vuole bene ma non puo' esservi sempre vicino, sperando che quando sarete grandi possa servirvi a ricordare qualche attimo della nostra vita insieme.
sabato 28 dicembre 2013
mercoledì 25 dicembre 2013
Nell'aria i campanelli...
e in ciel galoppano senza cadere
Ogni renna ha il suo compito speciale
per saper dove i doni portare
“Cometa” chiede a ciascuna stella
dov´è questa casa o dov´è quella.
“Fulmine” guarda di qui e di là
per sapere se la neve verrà.
“Donnola” segue del vento la scia
schivando le nubi che sbarran la via.
“Freccia” controlla il tempo scrupoloso
ogni secondo che fugge è prezioso.
“Ballerina” tiene il passo cadenzato
per far che ogni ritardo sia recuperato.
“Saltarello” deve scalpitareper dare il segnale di ripartire.
“Donato” è poi la renna postino
porta le lettere d´ogni bambino.
“Cupido”, quello dal cuore d´oro
sorveglia ogni dono come un tesoro.
Quando vedete le renne volare
Babbo Natale sta per arrivare!
martedì 24 dicembre 2013
Aspettando Babbo Natale
Come da tradizione qualche biscotto e un bicchiere di latte per Babbo Natale
-un assaggino -i biscotti erano tanti-
e una foto per essere sicuri che Babbo Natale non si sbagli
poi la nanna,
...sperando che Babbo Natale abbia ricevuto la letterina
n.b.non so' se avete notato i codici riportati di fianco ad ogni gioco lego...nel caso Babbo Natale avesse le idee non proprio chiare sulle varie scatole in commercio
lunedì 23 dicembre 2013
giovedì 19 dicembre 2013
Solo voi
A volte stupidamente desidero che siate nati
dalla mia pancia, perché così vi avrei potuto amare e proteggere da subito
evitandovi la ferita che, forse, vi accompagnerà per la vita.
Stupidamente, sì, perché sicuramente avrei amato
un figlio generato dalla mia pancia con lo stesso amore incondizionato e
infinito con cui amo voi, ma quel bambino non saresti tu Ale, con i tuoi capelli leggeri come la seta, con i tuoi
occhietti allungati che tanto adoro, con il nasino piccolo piccolo e la pelle
dello stesso colore della sabbia riscaldata dal sole.
Quel bimbo non saresti tu, Yo, con i tuoi capelli
meravigliosamente ricci, gli occhioni neri profondi come la notte e luminosi
come un cielo stellato, con la pelle color cioccolato.
Amerei quei bambini, ma non sareste voi, voi
sareste la gioia di un'altra mamma e di un altro papà, probabilmente.
Allora, razionalmente, ringrazio di avervi
incontrato ad un certo punto delle vostre vite e prometto, come sto già
cercando di fare insieme al vostro babbo, di lenire il male di quella ferita.
Il 21 dicembre di due anni fa Yoseph entrava
nelle nostre vite...da due anni è nostro figlio...anche se, a pensarci bene,
era già nato nei nostri cuori.
mercoledì 18 dicembre 2013
La salita
Bimbi, probabilmente tante cose cambieranno e la nostra vita sarà per un tratto, lungo o corto non sappiamo, in salita.
Non sappiamo bene cosa accadrà e dove ci condurrà il cammino, sappiamo solo che lo percorreremo tenendoci per mano e portandovi in braccio quando occorrerà, ci auguriamo accompagnati da tutti quelli che ci vogliono bene.
Ancora una volta sarete voi la nostra forza, sarete voi l'appiglio che ci aiuterà a non cadere.
Vorremmo potervi promettere che non vi accorgerete di nulla, vorremmo potervi promettere che per voi nulla cambierà, ma oggi non siamo in grado di farlo; oggi anche noi abbiamo paura e allora vi possiamo solo promettere che il nostro amore per voi sarà immutato-perchè quello nessuno lo può toccare-, che sarete sempre il nostro primo pensiero qualsiasi cosa accada e che pensando a voi cercheremo di continuare a salire anche quando mancherà il fiato.
Cavoli, che strani scherzi fa la vita.
Oggi tante cose hanno già un sapore diverso.
Pensavo di non essere attaccata alle cose, ma oggi l'idea di non poterle donare a voi mi fa un male tremendo.
La vita ci ha messo davanti ad una brutta sfida, speriamo ci doni anche le risorse per affrontarla, perchè cercheremo di non mollare, per voi.
Vi vogliamo tanto bene il babbo ed io.
Non sappiamo bene cosa accadrà e dove ci condurrà il cammino, sappiamo solo che lo percorreremo tenendoci per mano e portandovi in braccio quando occorrerà, ci auguriamo accompagnati da tutti quelli che ci vogliono bene.
Ancora una volta sarete voi la nostra forza, sarete voi l'appiglio che ci aiuterà a non cadere.
Vorremmo potervi promettere che non vi accorgerete di nulla, vorremmo potervi promettere che per voi nulla cambierà, ma oggi non siamo in grado di farlo; oggi anche noi abbiamo paura e allora vi possiamo solo promettere che il nostro amore per voi sarà immutato-perchè quello nessuno lo può toccare-, che sarete sempre il nostro primo pensiero qualsiasi cosa accada e che pensando a voi cercheremo di continuare a salire anche quando mancherà il fiato.
Cavoli, che strani scherzi fa la vita.
Oggi tante cose hanno già un sapore diverso.
Pensavo di non essere attaccata alle cose, ma oggi l'idea di non poterle donare a voi mi fa un male tremendo.
La vita ci ha messo davanti ad una brutta sfida, speriamo ci doni anche le risorse per affrontarla, perchè cercheremo di non mollare, per voi.
Vi vogliamo tanto bene il babbo ed io.
Luce
"La fede non è luce
che dissipa
tutte le nostre tenebre,
ma lampada che guida
nella notte
i nostri passi,
e questo basta
per il cammino."
-Papa Francesco-
che dissipa
tutte le nostre tenebre,
ma lampada che guida
nella notte
i nostri passi,
e questo basta
per il cammino."
-Papa Francesco-
domenica 15 dicembre 2013
7 anni ...quasi
Abbiamo riso, giocato, scherzato, chiaccherato, tutti insieme, allegramente.
Tanti auguri, tesoro, la mamma e il babbo ti vogliono un mondo di bene e ti augurano tanta serenità e gioia!
mercoledì 11 dicembre 2013
Il valore di un sorriso
"Un sorriso non costa nulla e rende molto.
Arricchisce chi lo riceve,
senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante,
ma il suo ricordo a volte è eterno.
Nessuno è così ricco da poterne fare a meno.
Nessuno è così povero da non poterlo donare.
Crea felicità in casa, è sostegno negli affari,
è segno sensibile dell'amicizia profonda.
Un sorriso dà riposo alla stanchezza.
Nello scoraggiamento rinnova il coraggio.
Nella tristezza è consolazione.
D'ogni pena è naturalmente rimedio.
E' un bene che non si può comprare,
prestare o rubare, poiché
esso ha valore solo nell'istante in cui si dona.
E poi se incontrerete
chi non vi dona l'atteso sorriso,
siate generosi e donategli il vostro:
perché nessuno ha tanto bisogno di un sorriso
come chi non sa regalarlo agli altri".
Madre Teresa di Calcutta.
Arricchisce chi lo riceve,
senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante,
ma il suo ricordo a volte è eterno.
Nessuno è così ricco da poterne fare a meno.
Nessuno è così povero da non poterlo donare.
Crea felicità in casa, è sostegno negli affari,
è segno sensibile dell'amicizia profonda.
Un sorriso dà riposo alla stanchezza.
Nello scoraggiamento rinnova il coraggio.
Nella tristezza è consolazione.
D'ogni pena è naturalmente rimedio.
E' un bene che non si può comprare,
prestare o rubare, poiché
esso ha valore solo nell'istante in cui si dona.
E poi se incontrerete
chi non vi dona l'atteso sorriso,
siate generosi e donategli il vostro:
perché nessuno ha tanto bisogno di un sorriso
come chi non sa regalarlo agli altri".
Madre Teresa di Calcutta.
lunedì 9 dicembre 2013
Riflessioni
Mi piacerebbe insegnarvi che l'amore vince su ogni cosa, che l'amore puo' tutto, che l'amore da solo basta, posso solo insegnarvi che l'amore è una ricchezza grande grande, che consola, protegge, posso solo insegnarvi che l'amore scalda e illumina anche le giornate più fredde....
venerdì 6 dicembre 2013
giovedì 5 dicembre 2013
martedì 26 novembre 2013
domenica 24 novembre 2013
giovedì 21 novembre 2013
I dinosauri, che passione
In principio era un interesse vago, una parentesi di gioco fra lego, trenini e aerei, dopo la visita al museo Muse, a Trento, è diventata una vera passione.
Compriamo libri, enciclopedie - che Ale legge, un pezzettino alla volta-, li cerchiamo ai mercatini dei giochi usati e ogni mercoledì attendiamo con apprensione l'uscita in edicola del fascicolo settimanale del Pianeta dei Dinosauri con relativa miniatura (prime dodici uscite nelle foto)....-per la cronaca 72 le uscite previste-.
Ale conosce specie che il babbo ed io non riusciamo neppure a pronunciare e ne elenca le caratteristiche in maniera minuziosa e precisa ...insomma una vera MOSTRUOSA mania
domenica 17 novembre 2013
Auguri babbo!
giovedì 14 novembre 2013
mercoledì 13 novembre 2013
Non bastano i baffi del leone
Una donna sposa un vedovo con un figlio ancora bambino, molto addolorato per la morte della sua mamma.
La donna, commossa dalla pena del bambino, nel giorno del suo matrimonio promette a se stessa: “Sarò una buona mamma per lui, così il suo dolore avrà fine”.
Da quel giorno decide di impiegare tutte le sue energie per conquistarsi l’amore del bambino; quando torna nella capanna per i pasti gli prepara i cibi migliori che sappia cucinare, ma lui li allontana con un gesto stizzito: “Quello che cucinava la mia mamma sì che era buono; questa roba a me non piace, mi fa proprio schifo”.
Quando la mattina esce per andare a scuola o a giocare con gli altri bambini, gli fa trovare i suoi abiti in ordine, lavati e rammendati durante la notte, ma lui ogni sera torna nella capanna con gli abiti sporchi e strappati, come se lo facesse di proposito.
Quando tenta di dargli un bacio sulla guancia, lui se la pulisce arrabbiato col dorso della mano, come se fosse la maggiore offesa che possa ricevere.
Insomma, per quanto la donna si sforzi di conquistare il bambino e di consolare il suo dolore, che le fa così male vedere sempre davanti agli occhi, giorno dopo giorno, nessun tentativo le riesce, anzi naufraga miseramente nel fallimento.
Alla fine disperata e piangente, la donna decide di andare a consultare lo stregone del villaggio.
“Preparami una magia per conquistare l’amore del mio nuovo bambino! Te la pagherò a qualsiasi prezzo” lo implora.
"Va bene” le risponde lo stregone dopo averci pensato un po’ “te la preparerò.
Però per farla mi servono due baffi del leone più feroce che stia nella foresta. Quelli me li devi portare tu!”.
“E come faccio a procurarmi i baffi del leone?” ribatte la donna spaventata e scoraggiata. Lo sai benissimo anche tu che nessuno si può avvicinare al suo territorio!”.
"Mi spiace” risponde lo stregone “ma se vuoi che io ti prepari la magia, tu mi devi proprio portare quei baffi, altrimenti non potrà aver nessun effetto!”.
“Oh, povera me” si dice la donna, ancora più scoraggiata, e se ne torna piangente più di prima nella sua capanna.
Durante la notte continua a pensare ed è tale il suo desiderio di conquistare l’affetto del bambino che alla fine prende la grande decisione di provare a procurarsi i baffi del leone.
Il giorno seguente si procura un grande cesto di carne e lo porta nella foresta, al confine estremo del territorio del leone, lo deposita a terra e se ne va.
Il giorno seguente prende un altro cesto di carne e lo porta di nuovo nella foresta, ma questa volta lo lascia qualche passo più avanti, già nel territorio del leone.
Il terzo giorno lo deposita ancora qualche passo più avanti e lo stesso fa anche il quarto e il quinto e il sesto giorno e….e….il ventesimo, il centesimo giorno e così via.
E così, di passo in passo, trascorrono i giorni, i mesi e la donna col suo cesto di carne avanza sempre più nel territorio del leone, fino a quando incomincia, con grande terrore, a vedere la tana e poi anche lui che si è ormai abituato a lei e al suo cesto di carne.
Così, a poco a poco, ecco che arriva finalmente anche il giorno che la donna, spaventatissima ma determinata, depone direttamente il cesto di carne davanti al leone che comincia tranquillamente a mangiare.
E allora, con una mossa furtiva, lei gli stacca due baffi, col cuore che galoppa nel petto, ma il leone preso dal piacere del pasto, non se ne accorge nemmeno.
La donna si stringe felice i baffi al cuore, riattraversa correndo la foresta e va diritta dallo stregone: “Ecco qua, questi sono i due baffi del leone!
Adesso preparami finalmente la magia per conquistare il mio bambino!”.
Lo stregone la guarda a lungo in silenzio e poi le dice: “Mi spiace, ma quello che tu mi chiedi io non te lo posso fare. Non bastano i baffi di un leone per conquistare un figlio!”.
“Ma tu me l’avevi promesso” singhiozza la donna disperata. “Ho rischiato la vita per andare a prenderli! Che cos’altro può fare una povera donna per conquistare l’affetto del suo bambino?”.
“Questo non lo so io, lo sai già tu. Sai perché non ti posso preparare la magia? Perché non è più nelle mie mani, ormai ce l’hai già nelle tue.
E la magia è questa: devi fare col tuo bambino esattamente quello che hai fatto col leone”.
Antica favola etiope
lunedì 11 novembre 2013
Il fuoco
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