martedì 9 novembre 2010

Empatia

Ho cercato di essere una mamma affettuosa e allo stesso tempo rigorosa, convinta che le coccole avrebbero saziato il tuo cuore e le regole la tua mente preparandoti alla vita.
Ero fiera di questo mio modo di essere mamma, convinta che anche nei sentimenti la moderazione avesse un senso.
Ero convinta di aver capito il significato di empatia, un termine più volte usato nei corsi pre e post adozione.
Ero convinta di essere una brava mamma, o almeno di fare del mio meglio per esserlo.
Poi ieri notte ti sei svegliato e, per evitare che approdassi nel lettone babbo-mamma (cosa che ultimamente accade spesso), sono corsa nella tua cameretta e ho appoggiato la testa sul tuo cuscino rimanendo fuori dal letto; hai continuato a muoverti fino a quando mi sono sdraiata accanto a te.
In quei dieci minuti, in una specie di film, ho rivisto tutte le volte in cui ti ho rimproverato per un capriccio neanche troppo consistente, non ho giocato con te, giustificandomi con impegni di vario tipo, non ti ho preso in braccio e ti ho detto di camminare, ho preteso da te un'educazione ed un rigore che forse non sono dei tuoi 4 anni.
Ieri sera ho capito che empatia non è pensare di comprendere i tuoi stati d'animo, ma provarli.
Ieri sera ho sentito il "dolore" che puoi aver provato per ognuno dei comportamenti di cui ho scritto, il "senso di rifiuto" che ti ho trasmesso anche solo per non averti dato quella coccola in più o una parola dolce invece di uno strillo.
Ripeto spesso al tuo babbo "sorridi, a te non costa niente, a me cambia la giornata!".

Io con te non l'ho fatto, mi sono accorta di averti negato le stesse cose che mancano a me.

Allora ti prometto che da oggi cercherò di tenere su due piani separati le regole -che comunque non devono mancare- e il modo di insegnartele.

Perchè un sorriso in più, una carezza in più, una parola dolce costano poco a chi vengono chieste e regalano molto a chi le riceve!

Ti voglio bene!

La mamma

n.b. Una mamma imperfetta!

2 commenti:

Edoardo khoi ha detto...

L'altra notte è successa la stessa cosa ad Edoardo khoi,Tiziana si è alzata ed è corsa nella sua cameretta,restandogli vicino fino a quando non si è addormentato,la mattina seguente mi ha confessato che però gli era dispiacito non portarlo nel lettone,perciò non sentirti una mamma imperfetta,ma semplicemente siete delle mamme che vogliono un mondo di bene ai propri figli.Un abbraccio da Edoardo khoi Paolo e Tiziana

Laura ha detto...

Michela, hai centrato il bersaglio... Sono in piena "crisi", spesso mi sento inadeguata e non ti dico con l'arrivo della sorella....Lui cosi dolce e disponibile ed io che pretendo cosi tanto da lui! E quando mi assalgono i sensi di colpa mi chiedo se lui aveva ancora bisogno di esclusivita' e se a lei do abbastanza!!!
La sera e' il momento peggiore...rimugino rimugino rimugino. Al mattino poi li guardo rincorrersi, chiamarsi giocare insieme e allora mi chiedo se non mi faccio io troppe paronoie!! Ma quanto e' difficile, uff....

Un bacione Laura