Ometto viaggiatore:Miami

Anche quest'anno Ale ed io siamo tornati a Miami con i nonni lasciando il povero babbo a casa a lavorare (?!) e anche quest'anno Ale si e' esibito nel suo personalissimo show.

Venerdi' ore 4,00:"Ale svegliati, dobbiamo partire" e il fanciullo "non vengo a Miami!"(buon inizio direi).

Aeroporto di Bologna: al controllo bagagli mi chiedono di aprire il suo zaino e lui al poliziotto in tono autoritario:"non toccare le mie cose!"(fortunatamente l'agente ha sorriso).

Volo Bologna-Parigi: "mamma ci danno la merenda?", ed io "non so'", "allora dormo!" (dovevamo ancora decollare).

All'aeroporto Charles de Gaulle: "vi do' i vostri biglietti non perdeteli!"(i biglietti li ha fatti ovviamente lui, con carta forbici e colori).

Salendo sull'aereo (sul ponte superiore): "mamma andiamo di sopra?, ma c'e' un altro aereo?".

In volo:"mamma questa merenda non mi piace!"-come dargli torto!-, cosi' per tutto il viaggio si e' servito "a scrocco" da due pacchetti di patatine e salatini che un bimbo seduto vicino a lui aveva incautamente lasciato "a portata di mano", oltre all'immancabile mela.

All'aeroporto di Miami-controllo passaporti-: l'addetto guarda le foto e cerca di abbinare nomi e persone, lo salta (essendo l'identificazione evidente), Ale lo guarda e gli dice:"io sono Alessandro Linh".

Ore 18 locali, siamo a casa dei nonni:"ho fame!"(in fin dei conti sono le 24 in Italia e patatine e salatini non saziano), non ho fatto la mia cena!

Ore 18,15: svenuto fino alle 5,00 del giorno dopo quando, svegliandosi, ha sentenziato "ho dormito proppo, il babbo non c'e'? dove sono il nonno e la nonna? dobbiamo fare la nostra colazione!".

Questo per chi pensa che l'ometto sia un angelo e per il babbo Bruno che pensa che la mamma sia in vacanza!